Bovec è una destinazione ricca di storia. Tra i vari avvenimenti storici di rilievo non si può non menzionare il valico di Napoleone sul Predel e moltissimi eventi riguardanti la Prima guerra mondiale, alcuni dei quali furono descritti dallo stesso Hemingway nel suo noto romanzo Addio alle armi.
Nei molteplici musei che si trovano nella zona di Bovec si possono visionare collezioni di oggetti che vennero usati dai soldati sul Fronte isontino.

FRONTE ISONTINO – Prima guerra mondiale
Nelle zone di Bovec e nella stessa valle dell’Isonzo si sono svolti diversi spaventosi conflitti tra le opposte forze belliche italiane e austro-ungariche. I conflitti si svolsero nelle aree che comprendono Rombon, la conca di Bovec, Ravelnik, Slatenik, le catene montuose sopra la conca di Tolmin e le catene del Krn, fino a Kobarid (Caporetto). La memoria del devasto che imperversò in questi luoghi è rimasta viva nei vari forti, nelle caverne, nelle trincee, nei cimiteri e nelle altre tracce riconducibili agli eventi che sono oggi collegati tra di loro dal Sentiero della Pace.
Le dodici battaglie isontine che si sono svolte tra gli anni 1915 e 1917 si sono concluse con il noto Miracolo di Caporetto. L’ultimo combattimento svoltosi lungo l’Isonzo è cominciato proprio nella conca di Bovec. In questa battaglia le truppe belliche austro-ungariche sorpresero quelle italiane con l’uso del gas.
Nelle collezioni museali si possono visionare diversi oggetti risalenti alla Prima guerra mondiale e alle Guerre napoleoniche. Agli appasionati di storia non possiamo non consigliare la visita del museo della Prima guerra mondiale di Kobarid (Caporetto).

FORTE KLUŽE
Le Chiese
La Chiesa di san Urh
La Chiesa della santa Maria Vergine a Polje
La Chiesa di san Lenart
La Chiesa di santo Stefano a Log pod Mangartom
La Chiesa di san Giuseppe nell’Isonzo
La Chiesa a Trenta
Monumenti
Il cimitero di Bovec
Il Cimitero militare nel villaggio di Soča
Il Cimitero militare di Trenta
Il Monumento e cimitero militare a Log pod Mangartom
Il Monumento a Strmec
Il Monumento ai caduti nella »golobarska bitka«
Il forte e il monumento di Predel
Il Monumento al dr. Julius Kugy
Il dott. Julius Kugy (1858-1944) è stato uno dei più grandi amanti delle Alpi Giulie di Trenta. Avvocato di professione, umanista di fatto, può essere senza alcun dubbio definito come lo scopritore delle Alpi Giulie. E’ stato lui infatti a conquistare per primo, con l’aiuto delle guide locali, moltissime cime del luogo e a trovare nuovi percorsi fino alle vette. Nei suoi libri rende spesso omaggio alle montagne e alle persone residenti nelle aree montane che con buon cuore e tanto amore perseguono i piccoli valori quotidiani.